Il Futurismo nero su bianco

Nelle celebrazioni per il centenario, alla Fondazione Stelline

Le «parole liberate», ma anche scritti, documenti, manifesti e tele di Marinetti e compagni


Nelle celebrazioni per il centenario della fondazione del movimento futurista non poteva mancare un omaggio al suo ideatore, lo scrittore e poeta Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944). Teorico, inventore della prima avanguardia, movimento di arte «totale» che coinvolge tutti i settori dell'espressività in un grande rinnovamento, Marinetti redige il «Manifesto del Futurismo», pubblicato il 20 gennaio 1909 sul quotidiano francese «Le Figaro».

A questo ne susseguiranno molti altri; maestro nell'«Arte di far manifesti», pubblicherà in seguito «Uccidiamo il Chiaro di Luna» e i «manifesti tecnici» della letteratura (1912) nei quali elabora la teoria delle «parole in libertà»: «Le parole liberate dalla punteggiatura irradieranno le une sulle altre, incroceranno i loro diversi magnetismi, secondo il dinamismo ininterrotto del pensiero». «L'abolizione della punteggiatura, dell'aggettivo, dell'avverbio determineranno necessariamente il fallimento della troppo famosa armonia dello stile, cosicché il poeta futurista potrà finalmente utilizzare tutte le onomatopee, anche e più cacofoniche, che riproducono gli innumerevoli rumori della materia in movimento».

Curata da Luigi Sansone, la mostra alla Fondazione Stelline raccoglie 70 opere: ritratti e caricature di Marinetti, dipinti provenienti dalla sua collezione d'arte, con tele di Boccioni e Balla, ora parte delle Civiche Raccolte milanesi, e soprattutto le rivoluzionarie sperimentazioni di parole in libertà, 30 tavole «parolibere», realizzate da Marinetti, e da altri futuristi. Tra esse, anche la più grande da lui eseguita, in prestito dall'UCLA University, di Los Angeles «Bombardment d'Andrinople», 1913-14, una striscia di carta rettangolare stretta e lunga oltre un metro, che riporta, tracciate le famose onomatopee che riprendono i suoni della battaglia. Infine, a completamento della mostra, una ricca sezione documentaria con manifesti futuristi, manoscritti, cataloghi, fotografie, cartoline e riviste.

F.T. Marinetti Fondazione Stelline. Corso Magenta 61. Tel. 02.54.278. Orari: 10-20; chiuso lunedì. Ingr. euro 8/6. Dall'11 febbraio (ore 18.30,a invito) al 7 giugno.

Rosella Ghezzi

http://milano.corriere.it/notizie/arte_e_cultura/09_febbraio_11/futurismo_nero_bianco-150975352388.shtml

Comentarios

drfloyd ha dicho que…
el futurismo, segun Marinetti es un movimiento que posee « mucha energia y poco arte » en la revista Nord/Sud N 2 de 1917. Ambigua descripcion...

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